Per vedere riconosciuto il proprio grado di invalidità e dunque i conseguenti benefici economici e/o le agevolazioni concesse dalla legge è necessario in prima battuta recarsi dal proprio medico di famiglia, il quale, con il supporto della documentazione medica dell’interessato, redige un apposito certificato con cui ricostruisce la storia clinica del richiedente.
Successivamente è necessario inoltrare all’I.N.P.S. la domanda amministrativa tramite patronato per poi sottoporsi alla visita medica presso la commissione A.S.L. di competenza nella data di convocazione comunicata tramite S.M.S.
L’accertamento sanitario mira a verificare i requisiti richiesti per il riconoscimento di:
– invalidità civile;
– cecità civile;
– sordità;
– disabilità;
– handicap
L’esito della visita medica è comunicato dall’I.N.P.S. mediante la trasmissione di uno o più verbali in formato cartaceo presso la residenza del richiedente, dai quali è possibile ricavare la percentuale di invalidità riconosciuta, l’eventuale assegnazione dei benefici di cui alla Legge n. 104/1992 in favore dei portatori di handicap, se lo stato invalidante sia utile o meno ai fini del collocamento mirato ed altri riconoscimenti legati alle patologie presenti ed al tipo di domanda inizialmente inoltrata.
Tra i principali benefici economici che l’I.N.P.S. riconosce si possono annoverare:
– l’assegno di invalidità, di importo pari ad € 313,91 al mese per l’anno 2023, riconosciuto agli invalidi civili con un’età compresa tra i 18 anni e i 67 anni nei cui confronti sia accertata una percentuale di invalidità compresa tra il 74% ed il 99%.
Si tratta di un sostegno a carattere assistenziale, pertanto il diritto all’assegno di invalidità civile matura entro determinati limiti reddituali che, per l’anno 2023, non possono eccedere il valore di € 5.391,88.
– La pensione di invalidità (o inabilità) civile, riconosciuta agli invalidi civili con un’età compresa tra i 18 anni e i 67 anni nei cui confronti sia accertata una totale inabilità lavorativa, ossia una invalidità pari al 100%.
La prestazione viene concessa per 13 mensilità, non è reversibile ai superstiti ed è pari, per il 2023, a 313,91 € al mese.
Anche questa misura riveste carattere assistenziale pertanto è necessario non superare il limite di reddito annuo di € 17.920,00 (per l’anno 2023).
.
– l’indennità di accompagnamento, di importo pari ad € 527, 16 per l’anno 2023, viene concessa a tutti coloro che – anche ose di età superiore ai 67 anni – all’esito della visita medica siano riconosciuti invalidi al 100% nell’impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o comunque nell’impossibilità di compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita propri dell’età.
Ebbene, in tutte le ipotesi in cui il giudizio sanitario comunicato della commissione medica per l’accertamento dell’invalidità non sia considerato soddisfacente, è possibile promuovere un ricorso giurisdizionale entro 6 mesi dalla notifica del verbale sanitario.
Prima di dare inizio al contenzioso giudiziale è obbligatorio instaurare un accertamento tecnico preventivo, una procedura priva di costi e di rischi per chi ha un reddito familiare inferiore a circa € 23.000,00, che mira a raggiungere un accordo in via conciliativa con l’Inps, il quale viene affidato dal giudice ad un medico che assume il ruolo di consulente tecnico d’ufficio (C.T.U.).
Il ricorrente dovrà quindi sottoporsi ad una nuova visita medica, non più dinanzi alla commissione A.S.L. ma presso il medico nominato dal giudice, avvalendosi, se lo ritiene opportuno, dell’assistenza di un medico di parte (C.T.P.).
La procedura si concluderà con una relazione redatta dal medico nominato dal giudice, contro la quale sia il ricorrente che l’I.N.P.S. potranno presentare osservazioni entro 30 giorni.
È quindi consigliabile, quando si riceve un verbale di invalidità con esito negativo o comunque non pienamente soddisfacente, richiedere un consulto medico e legale per valutare le possibilità di esito positivo di un eventuale ricorso e per verificare eventuali esenzioni dai costi della procedura.